Premessa
Il Dvorak-Tramannoni è un layout di tastiera alternativo al QWERTY, basato su principi stabiliti negli anni '30 da August Dvorak, e rielaborati dallo scrivente per una corretta applicazione alla lingua italiana.Questo layout di tastiera propone una disposizione dei tasti compatibile con la tastiera italiana estesa Apple Aluminium (2007), utilizzabile anche con altre tastiere Apple di recente produzione. Non si tratta della disposizione ideale per una Dvorak italiana, ma di un layout che si può realizzare facilmente smontando e ridisponendo i tasti della tastiera QWERTY italiana. Ereditandone, purtroppo, anche i numerosi difetti.
Rispetto ad altre proposte di adattamento della Dvorak alla lingua italiana, che si limitano ad appiccicare le accentate sul layout originale americano, la presente deriva da effettive osservazioni sulla frequenza dei caratteri e delle successioni di caratteri nella lingua italiana. La dipendenza dalla tastiera QWERTY italianizzata, purtroppo, causa pesanti penalizzazioni, dovute all’irrazionalità nell’accorpamento dei segni sui tasti “speciali”.
Ne è un esempio lampante il posizionamento del simbolo dell’euro (‘€’) sul tasto ‘e’, tradizionalmente riservato, su Mac, all’attivazione dell’accento acuto. Evidentemente il creatore di questa tastiera non deve aver visto molti Mac in vita sua (ed essere convinto che i segni diacritici si battano mediante successioni di Alt+codice ASCII…). E non dovrebbe vivere in Europa, se ha ritenuto che quel segno fosse un carattere ordinario – da mettere tra i caratteri ordinari – e non un segno di valuta da posizionare opportunamente tra gli altri segni di valuta. È divertente constatare come la tastiera italiana rechi ancora in bella evidenza il segno di una valuta fuori corso come la lira (‘£’), e solo in terza posizione – e non tra le valute – il segno della moneta corrente.
Ancora: ci si potrebbe chiedere quale logica domini la compresenza, sullo stesso tasto, della ‘o’ con accento grave (‘ò’), della ‘c’ con cediglia (‘ç’) e della ‘a’ commerciale (‘@’). Altrettanto difficile è capire cosa c’entrino la ‘a’ con accento grave (‘a’) e il cancelletto (‘#’), corroborate da un non meno inspiegabile segno di infinito (‘∞’) in quarta posizione. È chiaramente indispensabile procedere quanto prima ad un ripensamento radicale di questa tastiera.
Paolo Tramannoni, 1° Ottobre 2008