K.313 > Fanny & Alexander

Da "Breve canzoniere" di Tommaso Landolfi.
Riduzione a cura di Chiara Lagani
Con Marco Cavalcoli e Chiara Lagani
Abiti: Bianca e Blu Monica Bolzoni Moda Designer
Regia: Luigi de Angelis

Se delle parole potessimo fare a meno, se avessimo in cambio qualcosa di più sostanzioso e di più sciocco, diretto, immemore, stupito, allora… (T. Landolfi)

Lascio uscire da me i segni che ho ricevuto. (A. Warburg)

Non è dato oggi di amare se non si ritiene preliminarmente che l'amore sia ormai impossibile o almeno condannato. (E. Zolla)



È tratta da Breve canzoniere di Tommaso Landolfi K. 313, di Fanny & Alexander.

Due attori. Due amanti. Della loro vita umana nulla trapela, perfino i nomi non si ritrovano nel testo. Una storia d’amore per il linguaggio, per le forme. Una possibile riflessione sul dialogo d'amore come lingua disintegrata e disintegrante, lingua impossibile, lingua oltre l'utopia.

Breve canzoniere è un prosimetrum che inserisce in un breve romanzo 14 sonetti dedicati alla protagonista e sottoposti al suo giudizio feroce. È un dialogo utopico fra due esseri fatti parola, due catene di montaggio di significazioni. Cosa accadrà quando ogni parola si esaurirà? Che ne sarà, nel pieno silenzio, di quest’AMORE? Sarà questa sopravvivenza una luce, un colore, un odore? Potranno le parole più "cupe trite e polverose", le parole ordigno restare inesplose? Potrà il dialogo più violento e crudo farsi soffio fantasmatico, cinguettio degli angeli, musica, come nella sonata per flauto e orchestra K.313 di Mozart, nume, vate, modello retorico sempre evocato?

produzione: Fanny & Alexander, in collaborazione con Festivaletteratura di Mantova
promozione: Marco Molduzzi, Valentina Ciampi
ufficio stampa: Marco Molduzzi
logistica: Sergio Carioli
amministrazione: Antonietta Sciancalepore, Marco Cavalcoli
si ringraziano Idolina Landolfi, Rodolfo Sacchettini, Sofia Vannini




(Rassegna stampa)