Velocità e bellezza
Una prima conseguenza dell’ottimizzazione del codice è che (almeno su macchine con processore Intel) il programma è effettivamente più veloce. Lo spostamento della partitura è più fluido, l’apertura del corposo taccuino delle idee immediata, il caricamento di grandi partiture con molti suoni decisamente più rapido.Vista d’insieme dell’interfaccia utente di Sibelius, con barra degli strumenti, navigatore, controlli di trasporto, e la miniatura del tastierino numerico per l’inserimento dei simboli.
L’aumento di velocità è sorprendente, alla luce della maggior raffinatezza grafica. Un continuo, invisibile lavorio del programma provvede a rendere eccellente la spaziatura, evita la collisione tra note e altri segni, rende morbide ed eleganti le linee. A questo proposito, va segnalato il nuovo sistema di edit delle legature, sofisticato come in un programma di illustrazione vettoriale.
Nonostante la relativa facilità d’uso, Sibelius permette di lavorare su partiture graficamente complesse.
Sempre a proposito di manipolazione grafica, è impressionante il nuovo sistema Magnetic Layout, che si incarica di posizionare correttamente (e in maniera automatica) gli oggetti inseriti; inoltre, provvede a riposizionare alcuni oggetti quando se ne sposta altri (per esempio, la trasposizione di una nota con tagli addizionali causa lo spostamento del testo sottostante).
Il controllo grafico sulle legature è simile a quello sulle curve di Bézier tipico di un programma di grafica vettoriale.
intro | bellezza | voce | chitarra | tempo | versioni | spazi | conclusioni