Vienna Synchron Piano Player

La vecchia serie di Vienna Instruments funzionava con un player dedicato chiamato Vienna Instruments (eventualmente in versione Pro). Di recente è apparso anche il Vienna Synchron Player. I pianoforti adottano una versione dedicata di questo software recente, chiamato Vienna Synchron Piano Player. Non ne esiste una versione autonoma, ma si tratta di un plugin da istanziare in un sequencer o un programma di notazione che supporti lo standard AU, VST (2 o 3), MAS, o RTAS.

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La scelta del pianoforte nel Vienna Synchron Piano Player.

Questo software è anche uno dei primi a supportare lo standard AU3 della Apple. La compatibilità AU3 è particolarmente interessante per l’uso con il Vienna Ensemble (Pro), mixer virtuale che permette di sganciare gli strumenti virtuali dal sequencer, creando un sistema separato di gestione dei suoni, sorta di campionatore dedicato. Vienna Ensemble Pro può gestire anche il calcolo condiviso, consentendo l’uso di altri due computer in rete per la gestione di simulazioni orchestrali particolarmente gravose.

Il nuovo Player è ben organizzato, e facile da capire e usare. I colori sono tenui e gradevoli, nella tinta blu ghiaccio (ora resa più diafana) che caratterizza da tempo i prodotti VSL. L’aspetto è molto elegante e raffinato: niente colori forti e contrastanti da nerd, niente icone da modernariato tecnologico, niente immaginario neuromantico. Piuttosto, un richiamo continuo alla sognante, metallica distopia di Metropolis, il capolavoro fantascientifico del concittadino Fritz Lang.


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