Dotazione software
Sul fronte software, la UR824 è corredata dal driver, da un mixer software spartano ma funzionale, e da una versione ridotta del sequencer Cubase. Di Cubase potete leggere una prova completa nel numero di Settembre 2011 (304); qui ci accontenteremo di dire che le limitazioni nel numero delle tracce e degli effetti imposte a questa versione non impediscono di realizzare un progetto complesso, senza necessità di ricorrere ad altro software. Chi usa Cubase può controllare i canali della UR e il mix delle cuffie direttamente dal mixer del sequencer. Le impostazioni della UR vengono salvate con il progetto, senza necessità di creare un file separato.Allo stesso tempo, si può tranquillamente usare l’interfaccia con qualsiasi altro software (Logic, GarageBand, ProTools, Digital Perfomer…). Lo stesso Mac vede immediatamente la UR come dispositivo audio di sistema. Le impostazioni di clock e frequenza vengono ordinatamente eseguite mediante l’applicazione di sistema Configurazione MIDI Audio (richiamabile anche dal mixer). L’interfaccia supporta senza problemi l’uscita in surround.
Routing dei segnali, controllo del volume di uscita e attivazione di un filtro passa-alti sugli ingressi possono essere programmati dal mixer virtuale dspMixFx.
Il controllo della UR può avvenire, in questo caso, attraverso un mixer virtuale autonomo, denominato dspMixFx, la cui singola finestra può coesistere a schermo con le finestre del sequencer. Organizzato in schermate chiare ed ordinate, permette di eseguire il mix degli ingressi, regolare la mandata agli effetti e visualizzare i livelli in una sola, comoda schermata. È possibile realizzare quattro mix stereo separati, corrispondenti a quattro bus stereo da inviare a qualsiasi coppia di uscite stereo analogiche o digitali. Non si può però gestire separatamente (se non giocando con il pan) otto uscite monofoniche separate, cosa che sarebbe certamente risultata comoda per l’invio di segnale ai monitor da palco.
La vista principale del software dspMixFx riproduce fedelmente l’aspetto di un mixer digitale Yamaha.
Del resto, l’uso della UR come mixer dal vivo è limitato anche dalla mancanza di un ingresso MIDI (o della possibilità di collegare via USB una superficie di controllo dedicata). Le possibilità d’impiego come mixer autonomo sono rudimentali: se è vero che dal vivo si possono regolare i livelli di ingresso con le comode manopole del pannello frontale, non è però possibile intervenire su routing, effetti ed uscite senza il collegamento ad un computer. Decisamente poco pratico per un uso come mixer da concerto, potrebbe però bastare per la sala prove.
La vista complessiva degli indicatori ha la stessa comodità della barra dei meter di un grande mixer.
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