Uso

Pro Tools è un software estremamente chiaro e facile da usare. Due sole sono le modalità di visualizzazione dei dati: la finestra di Mix e quella di Edit. Nella prima è rappresentato un classico mixer virtuale, con gli immancabili controlli di volume e pan, gli insert, le mandate, la selezione degli ingressi e delle uscite, e la selezione del modo di automazione. La matrice di ingressi, uscite e mandate può essere vista e modificata globalmente nella finestra I/O Setup. I canali del mixer possono essere riuniti in sottogruppi (tutte le tracce della batteria, tutte le tastiere…)
Se le tracce “virtuali” disponibili sono 128 (tutte a 16 o 24 bit, e 96 kHz), in realtà le tracce reali (corrispondenti ai canali del mixer) sono 32 in mono, o 16 in stereo. Più tracce virtuali si serviranno quindi delle stesse tracce reali. Ogni canale del mixer può servirsi di 5 insert e 5 mandate ai bus, queste ultime a scelta tra un massimo di 16 mono – od 8 stereo.
La finestra di Edit mostra il brano che si dispiega orizzontalmente lungo una linea temporale, con le tracce sovrapposte in una rappresentazione ormai resa celebre anche da molti altri programmi. Le sequenze audio e MIDI (che Pro Tools chiama “regioni”) sono contenute in un apposito riquadro affiancato alla finestra di Edit. Accanto ad ogni traccia ci sono i comandi di play/mute. Un altro riquadro contiene le “viste” della finestra, che consentono una selezione istantanea di gruppi di tracce da mostrare o nascondere.
Il tempo è misurato da appositi righelli, ed è dato in battute e minuti. Comodi marker permettono di dividere il brano in sezioni, e di passare rapidamente all’inizio di una di esse. Una delle funzioni più comode di Pro Tools è la possibilità di saltare al successivo picco di segnale, in una traccia audio, semplicemente premendo il tasto di tabulazione. Ottimo in combinazione con il Clip Remover fornito in dotazione.
La modifica delle note MIDI, o delle curve di automazione del pan, non richiede l’apertura di una nuova finestra. Tutto può essere modificato direttamente nella finestra di Edit. Pro Tools permette di disegnare e modificare le curve di automazione a mano libera, oppure servendosi di alcune spezzate o curve complesse predefinite.
Le tracce MIDI sono 256, e le si può registrare in tempo reale, oppure in modo “step” (una nota alla volta). Possono indirizzare strumenti esterni, pilotati tramite interfaccia MIDI, oppure strumenti virtuali interni, come il già citato Reason. A questo proposito, vale la pena di ricordare che Pro Tools MP è compatibile con ReWire, quindi l’audio in uscita dagli strumenti virtuali può essere registrato internamente – senza ulteriori passaggi – da Pro Tools MP.

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